Mozione approvata in Consiglio Comunale che si oppone al disegno di legge sull’Autonomia Differenziata

02/05/2023

Il Circolo Fratelli d'Italia Baronissi reagisce alla Mozione approvata in Consiglio Comunale che si oppone al disegno di legge sull’Autonomia Differenziata presentata dal Ministro per gli affari Regionali Roberto Calderoli.

Secondo il Sindaco di Baronissi sarebbe “a rischio la sacralità della Costituzione”. Sembra tuttavia, a nostro avviso, che tutta la dissertazione intorno all’autonomia differenziata sia piuttosto intrisa di ideologia e logiche di parte e poco si presti al confronto politico. Una tesi, per essere sostenuta, necessita di una analisi attenta che non esclude il confronto con i cittadini e con gli interlocutori politici, anche i più lontani per visione e prospettive; queste ultime, viaggiano su binari diversi per Fratelli d’Italia Baronissi: l’Autonomia differenziata, potrebbe essere una opportunità anche e soprattutto per le Regioni del Sud.

“I disastri regionali” -afferma il coordinatore cittadino Tony Siniscalco - “sono il risultato di cattive amministrazioni, per la nostra Regione sono frutto delle politiche da despota del nostro coreografico governatore”.
La mozione del Consiglio Comunale sembra anacronistica, paventa il rischio che si crei una differenza tra Nord e Sud del nostro Paese, ignorando che questo divario purtroppo è già in essere; non riconoscerlo o è sintomo di “scollamento dalla realtà” o si può solo giustificare come un’opposizione di facciata pur di contrastare un governo che sta lavorando bene! Che il divario sia già esistente ed attuale, infatti, si percepisce soprattutto in alcuni settori come quello della sanità. I cittadini campani nonostante paghino tasse altissime, sono oggetto di emigrazione sanitaria in regioni del Nord, per ottenere servizi più celeri ed efficienti, anche in questo caso un ringraziamento doveroso va al governatore De Luca” - conclude Siniscalco.

Quello che dietro l’Autonomia Differenziata si nasconda una volontà secessionista è una bugia colossale! lo sa benissimo chi ha letto con attenzione i dieci punti che sono alla base del progetto di legge.

L’obiettivo non è mettere Nord contro Sud ma farli viaggiare alla stessa velocità, è un Regionalismo competitivo dove la competizione non diventa assistenzialismo e non sfocia nel clientelismo che è la deriva patologica della politica e distrugge i diritti della collettività.

Il processo avrà poi inizio solo una volta definiti i LEP, una garanzia che sgombra il campo da facili strumentalizzazioni. L’autonomia dei territori è valorizzazione degli stessi, delle identità, il tutto all’interno di un quadro normativo che rimane conforme al dettato Costituzionale.