VALIANTE DICA LA VERITA' SUL PARCO DEL LABIRINTO

22/04/2017

Questi i fatti:
Il parco fu affidato con regolare bando all'associazione Rebels. E fu proprio l'associazione a sistemare la struttura di tutte le mancanze risolvendo i diversi problemi incontrati. Iniziò, così, una gestione ottimale di cui ci sono anche testimonianze di alcuni residenti della zona. Poi, però, “stranamente”, fu effettuato un sopralluogo a seguito del quale venne revocata la concessione e affidata ad un'altra associazione. Quest'ultima ha rescisso volontariamente la convenzione.

 

Adesso alcune domande:
Perché? Su indicazione di chi? Forse di qualche consigliere? E se è così, dove sono ora quei consiglieri?

Ora la risposta che mi sgorga spontanea:
Come sempre bravi ad attaccare gli altri quando succede qualcosa, altrettanto a scomparire quando accade a loro!

 

In ultimo:
La verità raccontata dal presidente dell'associazione Rebels, Paolo Ferrara, il quale parla di alcune criticità già riscontrate all'interno del parco, come ad esempio la videosorveglianza molto carente o il sistema di pompa non idoneo della vasca. Cose riferite già a suo tempo a chi di dovere, ma mai prese in considerazione.

 

“La vicenda è molto semplice – spiega Ferrara – puntualmente venivano perpetuati atti vandalici di piccola rilevanza subito risolti, ma, quasi in contemporanea, veniva fatta una segnalazione al Comune. Erano ovviamente atti mirati alla mia persona forse perché scomodo a qualcuno. Sparirono 4 vasi da giardino, la giostrina spesso si rompeva, il ponte di legno fu danneggiato, ogni tanto appariva un sacchetto di spazzatura lungo il viale di accesso superiore o talvolta sono stati trovati pannolini buttati nelle aiuole, ma con un sistema di videosorveglianza carente e mal predisposto gli ignoti la facevano sempre franca. Nonostante tutto il parco veniva sempre ripulito, il bagno pubblico tenuto in ottime condizioni, nel locale interno alla struttura vennero sistemate le porte che, all'inizio della gestione, si mantenevano chiuse grazie a delle tavole di legno messe trasversalmente. Insomma, si faceva tutto il necessario per i nostri bambini così che potessero giocare liberamente e dare sfogo alla loro creatività, ma nulla è bastato. Le segnalazioni erano state tante senza però verificare la veridicità dei fatti, molte erano frutto dell'immaginazione di qualche furbetto, tanto da far prendere la decisione al sindaco di ritirare la concessione/gestione del parco. Non ci sono rimpianti per il lavoro svolto soprattutto perché vedere i nostri bambini divertirsi ci riempiva di gioia”.

 

Conclusione:
Il sindaco Valiante dica la verità sul parco del Labirinto!